Vediamo una guida ai contributi Inps gestione separata e gestione commercianti per i contribuenti che adottano il Regime Forfettario. Versamenti e agevolazione legata alla riduzione del 35% dei contributi dovuti alla gestione artigiani e commercianti Inps.
Regime Forfettario e Contributi Inps
I Contributi Inps rappresentano sicuramente l’aspetto che desta maggiore preoccupazione per i soggetti che vogliono avviare un’attività professionale o imprenditoriale in proprio.
Il motivo principale di questa preoccupazione risiede nel fatto che in molti casi sono da pagare anche se non guadagni NULLA !! Non poche volte ho visto rinunciare alla possibilità di avvio di un’idea imprenditoriale perché spaventati dalla gestione contributiva….
La gestione Ivs Inps artigiani e commercianti è comunque dovuta, con i suoi versamenti fissi per circa €. 3.600 annue.
Non è stato difficile “trovar” contribuenti al passo con i Contributi Inps da pagare. Si parte sempre con “una rata non pagata”, pensando di poterla onorare quando le cose andranno meglio, per poi arrivare a un debito insostenibile (avvisi di irregolarità e cartelle di pagamento).
Purtroppo riuscire a uscire da una situazione di insoluto non si rivela mai semplice ma molto costoso: basti pensare alle sanzioni piene applicate e agli interessi di mora giornalieri.
Il problema maggiore è, spesso, legato al fatto che i ricavi non riescono a stare al passo con tasse e contributi.
Ovviamente non menziono ciò per spaventare chi ha in mente un’idea imprenditoriale; lo faccio per aprire bene gli occhi e per partire con il concetto giusto in testa: bisogna conoscere le problematiche per poterle analizzare e risolvere.
Certamente i primi anni di attività sono anche i più difficili; analizzare ogni singolo aspetto può portare al successo (o all’insuccesso) di un’idea imprenditoriale.
Lavoratore autonomo o ditta individuale?
Se volessi aprire partita IVA con il Regime Forfettario, quanti contributi dovrò pagare ? Se leggi questa guida, questa è certamente la domanda che ti stai ponendo. Vediamo di fare chiarezza per capire il funzionamento dei Contributi Inps da versare nel Regime Forfettario.
La prima cosa da fare, prima di aprire la Partita Iva è decidere quale attività andrà a svolgere.
Può sembrare un concetto “banale”, ma non lo è. Un architetto, un commerciante, un ristoratore, ad esempio, non ha difficoltà a dire quale attività vogliono iniziare.
In altri casi invece può essere più “complicato”, magari perché non si sa bene come “catalogare” il lavoro che si andrà a fare. Oppure non si tratta di una sola attività, ma di molteplici da esercitare contemporaneamente.
Perché scrivo tutto ciò ? Perché da questa scelta dipenderà quanto dovrai pagare di Contributi Inps.
Attività professionale o commerciale
Qualunque attività farai, rientrerà in una di queste due categorie:
Queste due categorie sono soggette al pagamento di Contributi Inps in misura diversa e presentano entrambe vantaggi e svantaggi. La regola generale è questa: se tu eserciti un’attività nella quale è prevalente il lavoro intellettuale rispetto all’impiego di capitale e mezzi, allora sei un professionista (quindi un lavoratore autonomo), altrimenti eserciterai un’attività commerciale (quindi sei un’impresa).
Attenzione, ci sono casistiche nelle quali la distinzione non è sempre scontata. Per questo motivo l’analisi con un professionista sarà certamente indispensabile.
Analizziamo le due diverse contribuzioni Inps per attività commerciali e per lavoratori autonomi (professionisti).
Contributi Inps: Attività commerciali
Le imprese commerciali sono considerate tutte quelle realtà tipiche dei commercianti (quindi negozi, ristoranti, esercizi al minuto, etc), ma anche quelle nelle quali i soggetti svolgono attività artigiane (fotografi, odontotecnici, etc).
Se la tua è attività è considerata un’attività di tipo commerciale, sei obbligato, nel momento di apertura della Partita Iva, ad iscriverti alla Gestione Ivs Inps Artigiani e Commercianti. Si tratta di una gestione previdenziale assai onerosa, ma che garantisce, al momento di maturazione dei requisiti, di ottenere una pensione, rapportata ai contributi effettivamente versati.
La gestione previdenziale Ivs Inps Artigiani e Commercianti, prevede il versamento, nel corso dell’anno, di due tipologie diverse di contributi:
Analizziamoli insieme.
Contributi Fissi
E’ certamente il contributo più oneroso, quello che non fa dormire artigiani e commercianti. La motivazione risiede nel fatto che i contributi fissi sono contributi OBBLIGATORI. Come accennato prima, sono contributi che vanno versati indipendentemente dal fatto che si sia conseguito reddito.
Attualmente i contributi fissi da pagare sono di circa €. 3.600 annui sia per gli artigiani che per i commercianti. Tali contributi sono dovuti in quatto rate annuali nelle scadende di:
Contributi a Percentuale
Questa seconda tipologia di contributi, non è sempre dovuta. I contributi in percentuale alla gestione Ivs artigiani e Commercianti sono dovuti solo se il reddito imponibile (derivante dall’attività) alla fine dell’anno supera i €. 15.549,00.
Ovviamente tali contributi sono dovuti solo sulla quota di reddito che supera i € 15.549,00 (fino a quell’importo vengono considerati calcolati quelli fissi).
Facciamo un esempio. Supponiamo che il tuo reddito derivante dalla tua attività di artigiano, sia di €. 15.700,00; ciò significa che fino ad € 15.549,00 pagherai contributi FISSI dovuti alla Gestione Ivs Inps Artigiani e Commercianti; sulla differenza (€ 151,00) dovrai pagare contributi a PERCENTUALE.
Riporto la percentuale da pagare in base alla tipologia di attività e all’anzianità:
REDDITO |
ARTIGIANO PIU’ DI 21 ANNI |
COMMERCIANTE PIU’ DI 21 ANNI |
Oltre €. 15.549,00 | 23,55% | 23,64% |
Oltre €. 15.549,00 | 20,55% | 20,64% |
Regime forfettario: agevolazione sui Contributi Inps
Quello appena descritta è la situazione standard, che vale per tutti i contribuenti.
Tuttavia, i soggetti che aprono Partita Iva scegliendo il Regime Forfettario hanno la possibilità di chiedere all’Inps una riduzione del 35% dei contributi alla Gestione Artigiani e Commercianti da pagare. Tale agevolazione non vale solo per i soggetti che avviano l’attività, ma solo per quelli che:
La riduzione del 35% dei contributi si calcola sul totale dei contributi dovuti, sia quelli fissi che quelli a percentuali.
Vediamo qualche esempio pratico:
Un soggetto ha iniziato l’attività di Agente di commercio nell’anno 2017. Alla fine dell’anno il suo reddito imponibile, in Regime Forfettario è stato di €. 12.000 (inferiore al minimale).
I contributi che tale soggetto è tenuto a versare alla Gestione Ivs Artigiani e Commercianti dell’Inps sono soltanto quelli fissi (siamo sotto i 15.549) che, grazie allo sconto del 35%, si riducono a €. 2.340 (invece di €3.600).
Nel caso in cui, invece, alla fine dell’anno il reddito del soggetto ammonti a €. 20.000 (superiore al minimale), oltre ai contributi fissi (€. 2.340, calcolati come nell’esempio precedente), è tenuto a pagare anche i contributi in percentuale.
Infatti, come abbiamo detto, i contributi a percentuale si pagano sulla quota di reddito che supera €. 15.549 e quindi nel nostro esempio (avendo un reddito di 20.000 €) su €. 4.451.
A questi €. 4.451 si dovrà applicare il 23,64% e sottrarre lo sconto del 35% per un totale di €. 684.
Pertanto il totale dei contributi dovuti dall’agente di commercio è di € 2.340+€ 684 =€ 3.024
Modello f24 contributi artigiani e commercianti
Gli Artigiani e i commercianti sono tenuti obbligatoriamente a pagare i contributi dovuti all’Inps mediante modello F24, indicando nel modello:
Contributi Inps: Lavoratori Autonomi
Per quanto concerne i lavoratori autonomi (nella quale rientrano i liberi professionisti che non hanno una autonoma Cassa di Previdenza (come ad esempio i consulenti marketing e i grafici, gli amministratori di condominio, i fisioterapisti, etc).
Tali soggetti non appartengono a una specifica Cassa di Previdenza devono obbligatoriamente ad iscriversi alla Gestione Separata. Si tratta di una gestione previdenziale in cui confluiscono un grande numero di soggetti che fanno attività assai diverse.
Qual è il vantaggio principale per chi appartiene a questa categoria contributiva? Semplicemente che non deve versare i contributi fissi (a differenza di artigiani e commercianti); infatti i lavoratori autonomi pagano i Contributi Inps in percentuale sul reddito professionale determinato ai fini fiscali (quindi se non guadagni niente non hai niente da pagare).
Attualmente l’aliquota attualmente è del 25,72% che si paga sul reddito effettivo risultante dalla dichiarazione dei redditi.
Vediamo anche qui un esempio pratico.
Un consulente marketing, apre la Partita Iva. Alla fine dell’anno il suo reddito è pari a €. 25.000, e quindi dovrà versare €. 6.430 di contributi alla Gestione Separata Inps.
Lo svantaggio è che, a differenza di chi svolge un’attività d’impresa, non sono previste agevolazioni contributive (nemmeno per chi sceglie il Regime Forfettario).
I lavoratori autonomi, quindi, hanno contributi Inps da pagare più alti rispetto a chi svolge un’attività d’impresa.
Compilazione F24 contributi Gestione separata
Il modello F24, in cui devono essere riportati il saldo e gli acconti dovuti alla Gestione Separata Inps, deve essere così compilato:
Regime Forfettario e Contributi Inps: Conclusioni
Abbiamo visto a grandi linee come funziona la Contribuzione Inps per chi apre la Partita IVA con il Regime Forfettario.
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4 Comments
Info su forfettario partita.iva come rappresentante commerciale
Salve Francesco,
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Grazie
Ottima spiegazione
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