Come calcolare il reddito derivante dal possesso di un terreno, e come inserirlo nel Quadro RA modello Unico o nel modello 730? Vediamo come funziona.
Soggetti interessati
Il contribuente che vanta un diritto reale su un terreno sarà, nella maggior parte dei casi, tenuto alla compilazione della dichiarazione dei redditi. Tuttavia, l’imputazione dei redditi in capo al contribuente dovrà invece essere modulata avendo riguardo ad altre caratteristiche, come l’utilizzo del terreno e l’assoggettabilità dello stesso ad Imu. Il contribuente può essere tenuto a dichiarare sia il reddito agrario che dominicale del terreno nel Quadro RA:
Il quadro RA del modello Unico P.F. dedicato alla determinazione del reddito dei terreni deve essere utilizzato dalle seguenti categorie di soggetti:
Quadro RA: soggetti esclusi
L’esclusione dalla compilazione del Quadro RA può essere riconducibile a caratteristiche soggettive del contribuente o a caratteristiche riguardanti il terreno. Tra le prime non sono tenuti alla presentazione della dichiarazione:
Inoltre, sono classificabili tra i terreni da non dichiarare, in quanto non considerati produttivi di reddito dominicale ed agrario, e, conseguentemente il titolare di diritti reali su tali terreni non è tenuto alla compilazione della dichiarazione, i seguenti terreni:
Vi sono, inoltre, alcune ipotesi in cui i redditi imputabili al titolare non devono essere dichiarati attraverso il Quadro RA, ma trovano indicazione in altri quadri:
Impresa agricola individuale
Il titolare dell’impresa agricola individuale, esercente attività agricole indicate all’articolo 2135 c.c., anche a seguito della modificazione delle comunioni tacite familiari di cui all’articolo 230-bis, ultimo comma, c.c. e delle società di fatto, deve presentare ilmodello Unico provvedendo ad indicare nel quadro RA – Redditi dei terreni – l’interoreddito agrario del terreno dove viene svolta l’attività agricola e l’eventuale quota di spettanza del reddito dominicale. Gli altri comproprietari indicano, nella propria dichiarazione, la sola quota del reddito dominicale.
Impresa familiare
In presenza di costituzione di impresa familiare, avvenuta con le modalità previste dall’articolo 5, comma 4, del Tuir, il titolare dell’impresa deve dichiarare la quota spettante del reddito agrario sulla base di quanto risulta dall’atto di costituzione dell’impresa familiare e l’eventuale quota di spettanza del reddito dominicale. Nei casi di modificazione, la dichiarazione ha effetto per l’intero periodo d’imposta e, pertanto, nel quadro RA deve essere compilato un solo rigo.
Il titolare dell’impresa inoltre, utilizzando il quadro RS del Fascicolo 3, provvede nella stessa dichiarazione ad imputare ai familiari partecipanti la quota di partecipazione agli utili sulla base di quanto risulta dal predetto atto di costituzione dell’impresa familiare. Deve inoltre attestare, in calce al quadro, che le quote stesse sono proporzionate alla qualità e quantità del lavoro effettivamente prestato nell’impresa, in modo continuativo e prevalente, nel periodo d’imposta. Gli altri componenti l’impresa familiare che presentano il modello Unico indicano:
Compilazione del Quadro RA
I contribuenti che vantano un diritto reale su un terreno, situato nel territorio dello Stato ed iscrivibile in catasto, sono quindi tenuti a darne evidenza nel Quadro RA del modello Unico, con indicazione:
In sintesi, i redditi di ogni terreno dovranno essere imputati al titolare del diritto, identificato attraverso la colonna 2 del Quadro RA, in proporzione al tempo, espresso in giorni (in colonna 4), ed alla percentuale di possesso (colonna 5), per cui lo stesso si è prolungato nel corso dell’esercizio. Laddove la situazione sia variata nel corso del periodo d’imposta il contribuente dovrà utilizzare un rigo per ogni situazione con riferimento al medesimo terreno, dando indicazione attraverso la barratura del campo “continuazione“.
Limitatamente ai terreni agricoli e per quelli coltivati e posseduti da IAP(Imprenditori agricoli professionali) iscritti nella previdenza agricola, la rivalutazione è ridotta al 5%. Al fine di evitare ingiustificate disparità di trattamento tra soggetti che svolgono la medesima attività, la rivalutazione del 5% sul reddito agrario si applica ai coltivatori diretti e agli IAP iscritti nella previdenza agricola, indipendentemente dalla proprietà del terreno. Inoltre, in caso di coltivatori diretti o IAP iscritti nella previdenza agricola, in caso di contitolarità dei diritti, la rivalutazione del 5% dei redditi dominicale e agrario è applicabile, in quota parte, solo dai soggetti che abbiano i predetti requisiti (circolare 3 maggio 2013, n. 12/E).
Il quadro RA del modello P.F. deve essere compilato anche se i redditi non sono variati rispetto all’anno precedente. Se nel corso del 2015 si sono verificate situazioni diverse per uno stesso terreno (variazioni di quote di possesso, terreno dato in affitto, etc.), occorre compilare un rigo per ogni situazione, indicando nella colonna 4, il relativo periodo. In tali casi il soggetto interessato, deve barrare la casella di colonna 8, per indicare che si tratta dello stesso terreno del rigo precedente.
Se devono essere dichiarati più di 22 terreni occorre compilare un quadro aggiuntivo ricordando di numerare progressivamente la casella “Mod. N.” posta in alto a destra del modello. In questo caso il contribuente deve indicare i totali dei redditi dominicale e agrario nel rigo RA23, del primo quadro utilizzato (Mod. N. 1).
Nell’ipotesi in cui la percentuale di possesso del reddito dominicale sia diversa da quella del reddito agrario (ad esempio, nel caso in cui solo una parte del terreno è concessa in affitto), occorre compilare due distinti righi, senza barrare la casella di colonna 8.